lunedì 31 marzo 2014

Intervista su La biblioteca di Eika

Ringrazio tantissimo Eika per le sua intervista:)

Intervista a Barbara Schaer

Buongiorno lettrici e lettori
questa mattina mi ritrovo a scrivervi dal letto >.< ieri sera mi è salita la febbre ed oggi non sono in condizioni di alzarmi, fortunatamente i miei amati libri mi tengono compagnia e rendono più sopportabile la malattia.

Oggi vi propongo l'intervista esclusiva a Barbara Schaer autrice dei libri Alis Grave Nil e Onislayer di cui troverete la recensione qui, bene partiamo subito.


Ciao Barbara grazie per avermi dato la possibilità di intervistarti, sono curiosa di come risponderai alle domande e spero saranno d'aiuto anche a chi le leggerà.

1 Partiamo dall'inizio, cosa ti ha ispirata nello scrivere Onlislayer?

Sono sempre stata amante dell'urban fantasy, ma dopo Alis Grave Nil volevo scrivere qualcosa di diverso, una storia rivolta a un pubblico più adulto e con una trama più complessa e ricca di azione.
L'idea di prendere spunto dal folclore giapponese con i suoi demoni Oni, e di utilizzare personaggi che fossero il risultato di etnie diverse mischiate fra loro, mi intrigava da parecchio tempo e sentivo che era il momento giusto per scriverne.
2 Sei una lettrice? qual è il tuo libro preferito o quello a cui sei più affezionata?

Leggere mi piace tantissimo, ma per quanto mi consideri una lettrice accanita mi sembra sempre di non leggere mai abbastanza.
Non ho un libro preferito, ma ce ne sono tanti che in periodi diversi della mia vita mi hanno fatto sognare a tal punto da non riuscire a staccarmi dalle pagine. Penso, per esempio, alla saga di Shadowhunters, o a romanzi più classici come Cime Tempestose o La Fonte Meravigliosa, tutti libri che per quanto diversi hanno lasciato un segno.

3 Come hai capito di poter diventare una scrittrice?

Sinceramente non so se l'ho ancora capito. Mi piace scrivere, quindi mi dedico a questo passatempo ogni volta che posso. Sapere che ho l'opportunità di autopubblicarmi, però, mi da la spinta necessaria a considerare questa attività più di un hobby, quasi una vocazione da inseguire a tutti i costi.

4 ti rispecchi nella forte e combattiva Alex? cosa c'è di te in lei?

Di sicuro in lei c'è qualcosa di mio, un po' come in tutti i personaggi dei miei romanzi, ma nel suo caso vorrei davvero assomigliarle perché la trovo meravigliosa e complessa, e spesso molto divertente. E credo che vivendo una situazione come la sua sua sarei potuta diventare come lei, almeno questo è stato il punto di partenza su cui ho costruito il personaggio.

5 come ti è venuta l'idea del Giappone?

Mio marito è per metà giapponese, e mi ha ispirata raccontandomi miti e leggende di questa cultura così distante dalla nostra.

6 cosa pensi del mondo editoriale di oggi?

Che è un mondo difficile e in crisi, purtroppo un po' come tutti i settori, e che è difficile trovarvi un proprio spazio da esordiente.
L'autopubblicazione è una valida alternativa, però, di cui sono più che soddisfatta ed entusiasta. Ti dà la possibilità di farti conoscere, di avere un contatto diretto con i lettori, e ti permette di diventare "imprenditrice" di te stessa, fattori che non sono assolutamente da sottovalutare.

7 stai già lavorando al seguito di Onislayer?

Sì, lo sto scrivendo. Spero di non metterci troppo ;).

8 il tuo modo di scrivere è cambiato nel tempo?

Credo di sì. Fra Alis Grave Nil, che è il mio primo romanzo, e Onislayer questo cambiamento è abbastanza evidente, in parte dovuto alla diversità dei generi a cui appartengono, ma in parte anche a un mio percorso di crescita durante il quale ho avuto modo di imparare moltissimo.

9 Cosa hai voluto trasmettere con questo libro?

Quello che speravo era riuscire a emozionare e coinvolgere, ma il messaggio che credo sia emerso è che per certi sentimenti, come l'amore e l'amicizia, vale la pena combattere e sacrificarsi.
10 A chi dedichi il tuo successo?

A mio marito :) E' lui che mi ha spinto a intraprendere questa avventura e che mi ha sempre sostenuta e incoraggiata.

11 Quanto è importante per te sapere cosa pensano i lettori?(intesi come persone che non sono ne critici letterari ne case editrici)

Moltissimo. Anzi, direi che è la cosa principale. Sapere che quello che scrivo piace a chi lo legge mi dà la forza e la spinta giusta per continuare a scrivere.

12 Qualche consiglio per le aspiranti scrittrici?

Non so se sono nella posizione per poter dare consigli, ma dalla mia esperienza la cosa più importante è impegnarsi al massimo e avere il coraggio di "buttarsi". Avere paura del giudizio dei lettori spesso vuol dire tenere il proprio romanzo al sicuro in un "cassetto", o magari rilavorarlo in modo estenuante senza mai esserne contenti. A un certo punto, invece, bisogna avere la forza di separarsene e accettare l'idea che a qualcuno potrebbe non piacere.



Ringrazio Barbara per avermi concesso l'intervista, un in bocca al lupo per la tua carriera noi ti seguiremo con piacere


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