Non avevo mai letto un libro
auto-prodotto perciò non sapevo cosa aspettarmi, ma grazie alla
scrittura scorrevole ad una vicenda, che anche se non una delle più
originali, riesce a coinvolgere il lettore e a dei personaggi ben
strutturati, la storia di Giada mi ha catturato sin dalle prime pagine
del libro.
La protagonista, Giada per
l'appunto, racconta la sua vicenda in prima persona, senza risparmiarsi
ma rivelandosi per quello che è realmente nel bene e nel male.
Deve rialzarsi dopo essere stata lasciata e tradita dall'uomo che credeva fosse l'uomo della sua vita: Stefano.
Lui l'ho disprezzato sin da subito, è
il classico "uomo" che si nasconde dietro la frase "Ho bisogno di una
pausa!" senza avere il coraggio di dire la verità. Il suo comportamento
mi ha fatto davvero indignare, non riesco a capire come un uomo di 30
anni possa essere cosi vigliacco con la donna con cui ha condiviso il
tetto per ben 2 anni. Ma sicuramente con sarà ne il primo ne l'ultimo,
devo farmene una ragione!
Cosi Giada si ritrova a trasferirsi
dalla sorella Giorgia e a cercare di rimettere insieme i cocci della sua
vita; proprio con questo obbiettivo una sera esce con la sua amica
Ilaria ed incontra Sebastiano. Classico Don Giovanni, allergico ad impegnarsi, che cambia ragazza ogni sera: uno spirito libero..fin troppo direi!
Giada ne è inspiegabilmente ed irrefrenabilmente attratta ma sa che non è il ragazzo per lei anzi è esattamente l'opposto!
Le loro strade si intrecciano e
complice qualche bicchiere di troppo passano una notte di fuoco insieme,
di cui però la nostra protagonista non ricorda nulla.
Le cose si complicano sempre più
quando Sebastiano accetta di aiutarla nel tentativo di riprendersi
l'uomo che ama, Stefano, e nel frattempo le fa conoscere Michele, ricco e
gentile, perfetto da presentare alla madre più che invadente e con la
puzza sotto il naso.
Vorrei soffermarmi un po' su
Sebastiano perché ho semplicemente adorato questo personaggio, pieno di
sex appeal, sempre con la battuta pronta ma soprattutto VERO. Si è
sempre dimostrato sincero, per quello che è realmente, non ha nessuna
voglia d'impegnarsi ma è capace di cambiare e non avere occhi che per la
donna riesce a fargli perdere la testa.
<<Non
ci sono dipinti qui, ma solo fotografie. Tutte della stessa dimensione,
tutte vicine, una in fila all’altra in tanti quadrati che ricordano le
pellicole cinematografiche d’altri tempi.
Sopra le foto un titolo ben diverso da quello della mostra.
Storia di noi due.
Le guardo a una a una, incredula, sbigottita, incapace di pensare o anche solo di respirare.
C’è l’interno del
Lyric in bianco e nero, con un’unica nota di colore: una piccola
miniatura di Trilli posata sul bancone. C’è una bottiglia di Bellini con
la schiuma che cola lungo il collo di vetro e riempie un bicchiere a
calice. C’è la sua camera da letto, le lenzuola arruffate e una rosa
rossa posata nel punto dove ho dormito. Ci sono la sua moto e la
banchina del porto. L’interno di una cabina invasa da candele accese.
C’è il portone del suo palazzo, incorniciato da un anonimo viavai di
passanti infreddoliti. C’è la sala d’attesa dell’aeroporto ripresa dal
alto, dove viaggiatori sfocati brulicano fra valigie abbandonate in
attesa di prendere chissà quale volo.
Ha ripercorso la
nostra storia passo dopo passo, senza offendermi, senza invadere la mia
vita privata come ha fatto Luca, ma con garbo, con delicatezza, con una
gentilezza che fa male al cuore.>>
Un gran personaggio che mette in
ombra gli altri maschietti della storia, Stefano in primis, ma anche
Michele, noioso, viziato e anche parecchio mammone, perfetto sulla carta
ma che non regala neanche un po' di brio.
Giada si trova a scegliere in che direzione far andare la sua vita.
Cosa avrà scelto?
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