Benvenuta Barbara a Vivere in un Libro! Cominciamo subito, magari presentandoti ai lettori..
Ciao Saya, grazie per avermi ospitato sul tuo blog ^.^ Questa domanda mi mette sempre in difficoltà perché non so mai cosa raccontare di interessante su di me. Beh cominciamo col dire che ho ventinove anni, vivo a Genova, sono sposata e lavoro nel settore informatico da più o meno tre anni. Per il resto adoro leggere, guardare film, serie tv e scrivere e cerco di farlo per la maggior parte del mio tempo libero ^.^
Fin qui abbiamo molto in comune!
Come mai hai iniziato a scrivere?
Ho
sempre adorato scrivere fin da quando ero piccola, ma ne ho capito il
motivo solo poco prima di iniziare Alis Grave Nil. All’inizio era solo
uno sfogo, la trascrizione nero su bianco di tutte le mie fantasie, poi
ho scoperto che quello che volevo davvero era regalare agli altri le
stesse emozioni che provavo leggendo. A quel punto è nato Alis Grave Nil.
A mio parere ci sei riuscita in pieno!
Qual è il tuo libro preferito?
Qual è il tuo libro preferito?
E’ davvero difficile incoronare un unico libro ^.^ Ne ho adorati tanti, tutti per motivi diversi e di diversi generi: Cime tempestose, La fonte meravigliosa, Fiesta, tutta la Confraternita del pugnale nero… se dovessi scegliere un unico libro da portare su un’isola deserta finirei per trascinarmi dietro una libreria!
Non ne ho letto nessuno o meglio, ho Cime tempestose e la Confraternita in scaffale pronti per esser letti. Gli altri due non li conosco..
A cosa ti sei ispirata quando hai iniziato a scrivere questa storia?
Inconsciamente
credo di aver risentito dell’influenza dei romanzi che avevo letto o
che stavo leggendo in quel periodo, per il resto non mi sono ispirata a
nulla in particolare. Volevo raccontare una storia d’amore semplice e al
contempo profonda, che facesse sognare ed emozionare, e ho cercato di
costruirla a partire da Sara ed Eric che sono sempre stati nel mio
cuore.
C’è un luogo in cui preferisci scrivere?
Scrivo quasi sempre a casa, ma non c’è una stanza che preferisco ^.^ Lavorando su un portatile posso spostarmi a seconda dell’umore… in cucina, in camera o in sala, l’importante è avere tranquillità e buona musica.
Scrivo quasi sempre a casa, ma non c’è una stanza che preferisco ^.^ Lavorando su un portatile posso spostarmi a seconda dell’umore… in cucina, in camera o in sala, l’importante è avere tranquillità e buona musica.
La cattiveria di Rebecca è indescrivibile, ha preso spunto da qualcuno per crearla? -__<
No, fortunatamente non conosco persone così ^.^ Diciamo che ogni personaggio si porta dentro qualcosa di mio, un’inclinazione, una caratteristica, un tratto esagerato all’eccesso e, magari, reso grottesco. Credo sia così anche per Reb, volevo rappresentasse quello che chiunque potrebbe diventare in determinate circostanze che lo abbiano spogliato di ogni scrupolo.
Sei riuscita a creare un intreccio davvero avvincente, insieme a una storia d’amore che mi ha sciolto il cuore, come primo libro direi che non è male!!! Inoltre sono rimasta colpita dal fatto che ci sia anche una mini storia, quella del matrimonio dell’amica di Reb. Come mai hai pensato di includere questo pout pourri di nemiche/amiche che insieme alla sorella fanno un bel teatrino?
Sono
davvero felice ti abbia emozionata, penso non ci sia qualcosa che possa
farmi più piacere! ^.^ Mi sono sempre piaciute le storie corali, quelle
con più personaggi oltre i protagonisti, e ho cercato di fare del mio
meglio per creare un “piccolo mondo” nel quale si muovessero i
personaggi principali, amando, parlando, litigando e soffrendo con gli
altri, un po’ come accade a ciascuno di noi nella realtà.
C’è qualcosa che cambieresti nel tuo libro?
Ad essere sincera, per convincermi a smettere di rileggerlo e finalmente pubblicarlo ho dovuto usare la forza! -__^ Penso sia impossibile essere davvero soddisfatti di qualcosa di cui si è gli autori… però non apporterei grandi cambiamenti ora come ora, forse qualche dialogo o qualche dettaglio.
Ad essere sincera, per convincermi a smettere di rileggerlo e finalmente pubblicarlo ho dovuto usare la forza! -__^ Penso sia impossibile essere davvero soddisfatti di qualcosa di cui si è gli autori… però non apporterei grandi cambiamenti ora come ora, forse qualche dialogo o qualche dettaglio.
L’ambientazione
del romanzo è ignota, nel senso che l’hai descritta in modo generale,
c’è un centro commerciale, il mare.. questa decisione è voluta per
lasciare un alone di mistero o semplicemente non era importante ai fini
della trama?
Direi
per entrambi i motivi. Ho pensato che se non avessi specificato
esattamente la città che faceva da ambientazione alla storia sarebbe
stato più facile per il lettore immedesimarsi, riferendosi ai luoghi che
gli erano più familiari. Inoltre, come dici tu, la storia era
indipendente dall’identificazione geografica. Dopotutto, in qualunque
stato, in qualunque città, Eric e Sara si sarebbero comunque incontrati,
perché lui l’avrebbe sempre trovata.
Oddio..quando scrivi queste frasi mi vengono i brividi!
Progetti letterari futuri? Un sequel o altri libri in corso?
Continuerò a scrivere, non riesco a farne a meno :P Sto pensando a entrambi i progetti: ho un’altra storia nel cuore che mi piacerebbe tanto raccontare, ma vorrei anche trascorrere altro tempo insieme a Eric, Sara e agli altri angeli caduti, magari per dare più spazio ai personaggi che in Alis Grave Nil ne hanno avuto troppo poco.
Ti confesso che mi piacerebbe leggere storie che abbiano come protagonisti i vari fratelli di Eric..mi sono sembrati così intriganti..
Come mai la decisione di auto pubblicare il tuo libro su Amazon?
Non volevo lasciare il mio romanzo chiuso in un cassetto, per cui ho pensato di provare tutte le strade a mia disposizione: sia l’invio del romanzo a diverse case editrici, sia l’autopubblicazione. Sono contenta di questa seconda scelta perché mi ha permesso di entrare subito in contatto con i lettori e ricevere i loro pareri.
Cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a scrivere?
Non mi sento ancora nella posizione di poter dare consigli ^.^
ma posso solo condividere la mia esperienza. La cosa che credo sia più
difficile è riuscire a concludere il proprio lavoro senza farsi
distrarre o influenzare da altre idee che potrebbero deviare la trama o
il soggetto di fondo, rischiando di cominciare tanti romanzi senza
terminarne nessuno. Sicuramente mi sento di consigliare
l’autopubblicazione che anche se richiede impegno costante può portare
molte soddisfazioni.
Grazie mille Barbara per il tuo tempo e per i tuoi preziosi consigli! E' stato un piacere leggerti e averti qui.
Spero
vi sia piaciuta! Vi consiglio di leggere questo libro, una storia d'amore degna di nota dove non manca l'azione e i colpi di scena! Gli angeli non sono mai stati tanto pericolosi!
Buona lettura! Ringrazio ancora Saya per questa bella intervista! :)
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