venerdì 25 gennaio 2013

Recensione su I Libri di Lo

Ringrazio tantissimo Lorenza per la sua splendida recensione :)



“Niente è pesante per chi ha le ali”
Questa è la traduzione in italiano del titolo di questo romanzo scritto da un’autrice esordiente italiana che immagino abbia davanti a sé tantissime soddisfazioni. Alis Grave Nil è latino e già dal titolo questo libro spicca per originalità in mezzo a tanti titoli in inglese e italiano.
E così come gli angeli, questo è proprio un libro che “ha le ali”, che spicca il volo fin dal principio e si libra leggero nel cuore e nella mente del lettore fino all’ultima pagina.
Come avrete già capito, ho adorato questo romanzo ed è stata una passione nata in poche righe… non so come succede, ma quando inizio un nuovo libro e dalle prime righe ho la sensazione di essere “a casa” ho la certezza che la lettura sarà entusiasmante e questa reazione a pelle non mi ha mai ingannata. Anche con Alis Grave Nil ho provato la stessa cosa: l’ho iniziato mentre aspettavo l’ora di uscire dal lavoro (sì, sono fortunata! Nei tempi morti al lavoro posso mettermi in poltrona con un libro!) volendo scoprire giusto la partenza… e mi sono ritrovata a divorare i primi due capitoli senza accorgermi di aver passato l’orario di chiusura: era un buon segno.
Come avevo anticipato nel post di segnalazione, in questo libro si parla di angeli, in particolare di angeli caduti e arcangeli… ma scordatevi gli asessuati biondini ricciolati dei biglietti d’auguri, perché gli angeli non sono mai stati così pericolosi: bellissimi e immortali, ma anche altrettanto letali, chi per scelta, chi per necessità.
La protagonista di contro è umanissima, che più umana non si può e vi assicuro che è impossibile non affezionarsi all’istante. Sara, questo il suo nome, è sopravvissuta miracolosamente all’incidente automobilistico che le ha portato via entrambi i genitori in una volta sola, lasciandola sola affidata alle “amorevoli” cure della sorella maggiore… che la detesta apertamente! E io ho detestato lei (Reb) come non ho mai detestato un personaggio libresco o una persona vera… ci sono stati momenti in cui ho temuto che il mio sguardo infuocato dalla rabbia desse fuoco all’e-reader, tutto perché Reb si accanisce con tutta sé stessa per tormentare la sorellina e rovinarle anche i pochi momenti di gioia che la vita le regala! GRRRR!
La vita di Sara non sarebbe rose e fiori nemmeno senza l’intervento della sorella: non ha amiche con cui confidarsi, non ha e non vuole un ragazzo (dopo che il suo primo amore l’ha bellamente mollata per stare con sua sorella!), si sente un brutto anatroccolo da sempre e ora si sente anche in colpa per non essere morta con mamma e papà: in realtà è bella e buona e quindi è inevitabile sperare che riesca a riscattarsi.

(Questa l'ho fatta oggi da una frase del libro e non potevo non inserirla!)
L’occasione arriverà con Eric, che entra nella sua vita all’improvviso in un giorno uguale a tutti gli altri, e che porterà anche più scompiglio del necessario: Eric, bello da far male agli occhi, occhi bui come la notte, misterioso come il più inconfessabile dei segreti e stranamente capace di alterare l’intensità della corrente elettrica in base ai suoi cambi d’umore. Quello che ho avuto con questo personaggio maschile è un rapporto d’amore e odio perché a volte fa sognare e altre prudere le mani con i suoi volta faccia e l’incomprensibilità dei suoi comportamenti. Ma non preoccupatevi, per tutto c’è una spiegazione e l’autrice ci lascerà prima intuire la verità per rivelarcela solo quando non è più possibile mantenerla segreta. E da quel momento cambiano le prospettive e le priorità e la piccola insicura Sara diventerà una giovane e forte donna capace di tutto per il bene dell’uomo che ama, anche a morire.
Questo romanzo mi ha fatto spesso trattenere il fiato perché come in ogni buona favola, prima del “vissero felici e contenti” bisogna sopravvivere alla regina cattiva, che in questo caso non è una bella e malefica megera ma un’intera schiera di arcangeli perfidi e insensibili.
Ma basta così altrimenti finisce che vi rivelo troppo!
Dovete leggerlo per scoprire tutto quello che vi aspetta, i non pochi colpi di scena... e un epilogo che ha fatto perdere un battito al mio cuoricino.
Bello, intenso e romantico, ma non romantico fastidioso tipo zucchero che cola, ma romantico che fa sospirare il cuore. E per chi teme di incappare in una storia melensa, non preoccupatevi perché non è quello che troverete in Alis Grave Nil perché l’amore è condito da pericoli e azione e decisioni difficili: intorno a Eric e Sara si muovono un gran numero di personaggi che rendono il “panorama” vario e imprevedibile.
Che dirvi ancora? Se non l’avete ancora messo in WL vi consiglio di farlo… io da parte mia incrocio le dita per un seguito e mi farei volentieri il tatuaggio di Eric!
E con questo passo e chiudo :)
 

VOTO:


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