La mia opinione:
Dopo Alis Grave Nil, romanzo molto apprezzato dai lettori, Barbara Schaer esce con il suo secondo libro: Onislayer.
Il genere fantasy che la contraddistingue non è cambiato, ma emerge immediatamente, fin dai primi capitoli, una crescita nel modo di scrivere. Il linguaggio è urbano, di conseguenza meno delicato del primo libro. Il racconto mantiene vive più vicende contemporaneamente, su vari fronti, per poi farle ricongiungere tutte insieme, alla fine. Lo stile minuziosamente descrittivo a cui eravamo abituati continua a portarci all'interno del racconto dandoci la sensazione di avere il suo mondo tutt'intorno a noi. Le metafore spesso usate sono piccole perle da assaporare.
Niente vampiri o angeli. Barbara Schaer ha saputo scrivere un nuovo fantasy aprendo le porte agli Oni, antichi demoni giapponesi. Da secoli questi Oni entrano nel corpo degli umani rimanendo silenti, e prendendo il sopravvento in presenza dei membri degli eredi degli antichi clan giapponesi. Jin e Asami sono i prescelti che dovranno sposarsi per suggellare il nuovo vincolo per mantenere una stabilità tra bene e male. Ma Asami fugge, per un motivo che solo verso la fine del libro e dopo mille vicende, viene rivelato. Jin metterà in pericolo la propria vita per amore di Asami. Sullo sfondo di una guerra senza fine, Jin e Asami si ritroveranno di nuovo insieme, ma nulla sarà più uguale a prima. Animata da una fredda e letale sete di vendetta Asami coinvolgerà Jin nella sua battaglia personale, e in un mondo dove nulla è ciò che sembra, fra travolgenti passioni, tradimenti, e oscure profezie, scopriranno che nonostante tutto il dolore che li ha divisi, l'amore che un tempo li legava non è andato completamente perduto.
Barbara Schaer, alla domanda "come mai hai scelto questo soggetto", risponde: - Scegliere questo argomento è stato abbastanza naturale, mio marito è per metà giapponese e questo mi ha influenzato molto. Anche se non sono mai stata una fan accanita della cultura giapponese, questa è diventata parte integrante della mia vita... e pensare ai samurai, alle loro armi e a tutte le tradizioni e leggende che vi gravitano intorno è diventato qualcosa di totalmente normale. Una parte di me insomma!
"Cosa hai provato, scrivendolo?": - Scrivere Onislayer è stata una bellissima avventura...come dicevo prima mi sono divertita tantissimo, ho amato molto tutti i personaggi e trascorrere le ore in loro compagnia è stato piacevolissimo. Ho vissuto tutte le loro emozioni e sono diventati parte di me.
"Quanto di te c'è nel tuo libro?": - Di me... di me c'è molto credo, in ogni personaggio... credo che ognuno di noi sia fatto di sfumature e che ogni sfumatura possa diventare predominante in determinate situazioni. Quindi mi sono ritrovata nella durezza di Alex e nelle sue fragilità, come nell'amore disperato e impavido di Jin...
"Qual è il messaggio racchiuso in Onislayer?": - Beh, per quanto riguarda il messaggio... penso che i temi centrali siano l'amore e il senso del dovere e di appartenenza a qualcosa... L'amore, che non passa e non si esaurisce nonostante le difficoltà o la lontananza o gli ostacoli... d'altra parte sono fermamente convinta che non si possa amare più di una volta nella vita e che ci sia solo una persona in grado di farci provare certi sentimenti. In questo senso quello che voglio dire è che quando si prova l'amore, quello vero, non c'è nulla in grado di distoglierci da questo sentimento.
"Cosa vuoi dire ai tuoi lettori?": - Aspettatevi un seguito!
La trama fuori dal comune e il soggetto nuovo, per il lettore, fa di Onislayer un libro accattivante e piacevole da leggere. Consigliato agli amanti del genere fantasy e orientale.
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