martedì 20 agosto 2013

[Onislayer] Recensione su I Mille e un Libro

Grazie di cuore a Ilaria per la sua splendida recensione di Onislayer:)
 


Recensione

Dopo Alis Grave Nil, romanzo young adult di genere paranormal romance (qui trovate la mia recensione), Barbara Schaer torna con un libro completamente diverso, Onislayer, romanzo "adult" questa volta, che si può classificare nel genere urban fantasy, ma con elementi assolutamente originali rispetto a tutti gli altri libri di questo tipo. In Onislayer, infatti, l'autrice unisce un'ambientazione moderna e contemporanea, quella di una città degli Stati Uniti, ad antiche leggende e tradizioni che nulla hanno a che fare con questa ambientazione, dato che sono miti legati al folklore giapponese.
La trama di Onislayer è molto articolata e riassumerla in poche parole è difficile, perchè tanti sono gli ingredienti che la compongono, ma cercherò di farvi capire un po' di cosa parla questo libro, senza dilungarmi troppo e soprattutto senza spoilerare. Come dicevo prima, lo spunto per lo sviluppo del romanzo è la mitologia giapponese, in particolare le leggende sugli Oni, demoni che si impadroniscono delle persone e rimangono lì, silenti, almeno fino a quando sulla loro strada non incontrano uno degli Eredi, una sorta di guardiani, discendenti da antichi clan giapponesi, che sono incaricati di tenere sotto controllo ed eliminare, se necessario, gli Oni. Per mantenere l'equilibrio, i clan scelgono la cosiddetta Coppia Eletta, ovvero un appartenente al clan dei Nobunaga e uno dei Mitsuhide, che devono sposarsi per far sì che Oda Nobunaga, ovvero colui che aveva dato avvio alla faida tra i due clan, non possa ritornare dagli inferi e portare distruzione nel mondo. Detto così, probabilmente non si capisce niente della trama, giusto? In effetti anch'io all'inizio non riuscivo a raccappezzarmi tra i vari termini, come Eredi, Coppia Eletta, Portatori, Monaco, ecc, e le varie situazioni, come ad esempio il matrimonio combinato del protagonista maschile, Jin, perchè l'autrice inizia in medias res, quasi dando per scontato che il lettore capisca immediatamente cosa sta succedendo. Beh, io all'inizio mi sono trovata parecchio frastornata, perchè praticamente non viene data nessuna spiegazione di chi siano o cosa facciano di preciso gli Eredi, o del perchè dal Giappone siano finiti negli Stati Uniti, o chi sia questo fantomatico Oda Nobunaga, ma si viene direttamente catapultati nella vicenda. Le spiegazioni arrivano a poco a poco nel corso del romanzo e, se all'inizio questo "non dire" mi aveva un po' infastidita perchè mi sembrava di aver perso qualcosa per strada e non capivo un accidente, poi invece, quando i vari tasselli del puzzle hanno cominciato ad andare al loro posto, ho apprezzato la scelta dell'autrice di far scoprire pian piano tutti gli elementi mentre la vicenda si dipanava sotto i miei occhi e di non aver detto tutto immediatamente.
Superato questo primo spaesamento, devo dire che Onislayer mi è piaciuto veramente tanto. L'idea di scrivere un libro urban fantasy partendo da leggende giapponesi è stata una scelta, forse azzardata da parte dell'autrice ma molto intrigante, che dà vita a una storia appassionante, coinvolgente e non banale, ricca di azione, mistero e anche romanticismo e passione. Già, perchè non manca la parte "romance" in questo libro, ed è data dalla tormentata storia d'amore tra Jin, il protagonista maschile, e Asami/Alex, la protagonista femminile. La storia tra Jin e Asami è di quelle che fanno battere il cuore, è intensa e passionale, piena di tensione e desiderio; guardate, io sono un cuore di pietra, l'antiromanticismo per eccellenza, eppure la storia di questi due personaggi mi ha proprio coinvolta, e trovo che l'autrice sia stata molto brava a descrivere la loro relazione. Se vi piacciono le storie d'amore contrastate, qui troverete pane per i vostri denti.
Ottima è la caratterizzazione di Jin e Alex, anche se tra i due ho preferito lei, perchè è veramente una tosta, una donna con gli attributi, forte e determinata, a volte quasi spietata, ma che nasconde in sè anche fragilità e dolcezza, soprattutto quando si tratta di Jin. Per quanto riguarda quest'ultimo, invece, non sempre mi ha convinta, a volte mi è sembrato un po' incoerente. Un personaggio che ho apprezzato molto è stato Ben, il fratello di Jin, il classico tipo che si presenta inizialmente come il solito menefreghista, insensibile e spesso il "buffone" della situazione, ma che si rivela essere in realtà molto profondo e maturo. In generale, comunque, tutti i personaggi sono descritti in maniera ottimale, e sono ben caratterizzati anche dal punto di vista psicologico, insomma hanno spessore.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura, beh ragazzi, c'è un salto pazzesco rispetto ad Alis Grave Nil, una crescita stilistica incredibile, tanto che i due libri non sembrano neanche scritti dalla stessa persona. La scrittura è molto matura, più adulta, schietta e spesso ironica, con una buona calibrazione tra descrizioni molto dettagliate, che fanno immergere il lettore rendendolo partecipe del romanzo, e dialoghi, che sono spesso incalzanti e danno un ritmo molto rapido alla narrazione.
Cosa vi posso dire di più? Niente, ve lo consiglio e basta! È un libro che dimostra ancora una volta il grande talento di Barbara Schaer e che vale davvero la pena di essere letto. Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di poterne leggere il seguito, perchè non ve l'ho detto prima, ma il finale è aperto, con tante questioni che sono ancora in sospeso e la battaglia che è solo agli inizi!



Il mio voto:



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