Recensione
Dopo Alis Grave Nil, romanzo young adult di genere paranormal romance (qui trovate la mia recensione), Barbara Schaer torna con un libro completamente diverso, Onislayer,
romanzo "adult" questa volta, che si può classificare nel genere urban
fantasy, ma con elementi assolutamente originali rispetto a tutti gli
altri libri di questo tipo. In Onislayer, infatti, l'autrice
unisce un'ambientazione moderna e contemporanea, quella di una città
degli Stati Uniti, ad antiche leggende e tradizioni che nulla hanno a
che fare con questa ambientazione, dato che sono miti legati al folklore
giapponese.
La trama di Onislayer è molto articolata e riassumerla in poche
parole è difficile, perchè tanti sono gli ingredienti che la compongono,
ma cercherò di farvi capire un po' di cosa parla questo libro, senza
dilungarmi troppo e soprattutto senza spoilerare. Come dicevo prima, lo
spunto per lo sviluppo del romanzo è la mitologia giapponese, in
particolare le leggende sugli Oni, demoni che si impadroniscono delle
persone e rimangono lì, silenti, almeno fino a quando sulla loro strada
non incontrano uno degli Eredi, una sorta di guardiani, discendenti da
antichi clan giapponesi, che sono incaricati di tenere sotto controllo
ed eliminare, se necessario, gli Oni. Per mantenere l'equilibrio, i clan
scelgono la cosiddetta Coppia Eletta, ovvero un appartenente al clan
dei Nobunaga e uno dei Mitsuhide, che devono sposarsi per far sì che Oda
Nobunaga, ovvero colui che aveva dato avvio alla faida tra i due clan,
non possa ritornare dagli inferi e portare distruzione nel mondo. Detto
così, probabilmente non si capisce niente della trama, giusto? In
effetti anch'io all'inizio non riuscivo a raccappezzarmi tra i vari
termini, come Eredi, Coppia Eletta, Portatori, Monaco, ecc, e le varie
situazioni, come ad esempio il matrimonio combinato del protagonista
maschile, Jin, perchè l'autrice inizia in medias res, quasi dando per
scontato che il lettore capisca immediatamente cosa sta succedendo. Beh,
io all'inizio mi sono trovata parecchio frastornata, perchè
praticamente non viene data nessuna spiegazione di chi siano o cosa
facciano di preciso gli Eredi, o del perchè dal Giappone siano finiti
negli Stati Uniti, o chi sia questo fantomatico Oda Nobunaga, ma si
viene direttamente catapultati nella vicenda. Le spiegazioni arrivano a
poco a poco nel corso del romanzo e, se all'inizio questo "non dire" mi
aveva un po' infastidita perchè mi sembrava di aver perso qualcosa per
strada e non capivo un accidente, poi invece, quando i vari tasselli del
puzzle hanno cominciato ad andare al loro posto, ho apprezzato la
scelta dell'autrice di far scoprire pian piano tutti gli elementi mentre
la vicenda si dipanava sotto i miei occhi e di non aver detto tutto
immediatamente.
Superato questo primo spaesamento, devo dire che Onislayer mi è
piaciuto veramente tanto. L'idea di scrivere un libro urban fantasy
partendo da leggende giapponesi è stata una scelta, forse azzardata da
parte dell'autrice ma molto intrigante, che dà vita a una storia
appassionante, coinvolgente e non banale, ricca di azione, mistero e
anche romanticismo e passione. Già, perchè non manca la parte "romance"
in questo libro, ed è data dalla tormentata storia d'amore tra Jin, il
protagonista maschile, e Asami/Alex, la protagonista femminile. La
storia tra Jin e Asami è di quelle che fanno battere il cuore, è intensa
e passionale, piena di tensione e desiderio; guardate, io sono un cuore
di pietra, l'antiromanticismo per eccellenza, eppure la storia di
questi due personaggi mi ha proprio coinvolta, e trovo che l'autrice sia
stata molto brava a descrivere la loro relazione. Se vi piacciono le
storie d'amore contrastate, qui troverete pane per i vostri denti.
Ottima è la caratterizzazione di Jin e Alex, anche se tra i due ho
preferito lei, perchè è veramente una tosta, una donna con gli
attributi, forte e determinata, a volte quasi spietata, ma che nasconde
in sè anche fragilità e dolcezza, soprattutto quando si tratta di Jin.
Per quanto riguarda quest'ultimo, invece, non sempre mi ha convinta, a
volte mi è sembrato un po' incoerente. Un personaggio che ho apprezzato
molto è stato Ben, il fratello di Jin, il classico tipo che si presenta
inizialmente come il solito menefreghista, insensibile e spesso il
"buffone" della situazione, ma che si rivela essere in realtà molto
profondo e maturo. In generale, comunque, tutti i personaggi sono
descritti in maniera ottimale, e sono ben caratterizzati anche dal punto
di vista psicologico, insomma hanno spessore.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura, beh ragazzi, c'è un salto pazzesco rispetto ad Alis Grave Nil,
una crescita stilistica incredibile, tanto che i due libri non sembrano
neanche scritti dalla stessa persona. La scrittura è molto matura, più
adulta, schietta e spesso ironica, con una buona calibrazione tra
descrizioni molto dettagliate, che fanno immergere il lettore rendendolo
partecipe del romanzo, e dialoghi, che sono spesso incalzanti e danno
un ritmo molto rapido alla narrazione.
Cosa vi posso dire di più? Niente, ve lo consiglio e basta! È un libro
che dimostra ancora una volta il grande talento di Barbara Schaer e che
vale davvero la pena di essere letto. Per quanto mi riguarda non vedo
l'ora di poterne leggere il seguito, perchè non ve l'ho detto prima, ma
il finale è aperto, con tante questioni che sono ancora in sospeso e la
battaglia che è solo agli inizi!
Il mio voto:
Leggi la recensione su I mille e un libro
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