Ringrazio tantissimo Drusie per la sua bella e approfondita recensione di Onislayer :)
Ringrazio ancora l'autrice per avermi inviato il romanzo che ho letto davvero con piacere.
Ci troviamo in America, precisamente a Fairport, cittadina piuttosto
comune con abitanti piuttosto americani, tranne che per un ristretto
gruppo, formato dai discendenti di 12 famiglie giapponesi. Come in tutti
i gruppi troppo grandi, la differenza tra ciò che va fatto e ciò che le
persone vogliono fare scava solchi profondi. Troviamo quindi il
protagonista Jin in preda a sonore sbronze nel tentativo di dimenticare
l'amata Asami e l'imminente fidanzamento obbligatorio con la di lei
sorella Beth.
Se non che il diavolo ... l'oni ci mette la coda e poco dopo aver
pronunciato la fatidica promessa, Asami ricompare nei panni di Alex. La
ragazza dolce che ricorda Jin è scomparsa, eppure la nuova versione gli
piace anche più della precedente. Peccato che lei sembri non concordare.
Dopo tanti immortali di stampo europeo, il romanzo della Schaer è stata
una bella ventata nuova, soprattutto perchè l'autrice sfrutta a piene
mani la mitologia nipponica arricchendo il racconto con parole ed
elementi provenienti dal Sol Levante.
La trama non è originale in tutti i suoi elementi, ma si discosta
abbastanza dalla maggior parte di ciò che gira in libreria tanto da non
annoiare e non dare l'idea di già letto. Da un certo momento in poi può
diventare intuibile, ma non annoia. Personalmente ho la mia
interpretazione della profezia (come dicono i protagonisti, le profezie
si possono interpretare in tanti modi) e attendo un'eventuale seconda
parte, per poterla verificare. Dai dati avuti non so dirvi se si tratti
di una duologia, trilogia o anche di più, certo è che la storia non si
conclude con il libro, anzi, viene preannunciata una guerra e tutto
questo sembra quasi una lunga introduzione, un prologo o un antefatto
che spieghi le origini di tale guerra. Tutto ovviamente dipenderà da
come l'autrice ha intenzione di condurre il resto dei giochi.
Nonostante tutto, il libro non lascia insoddisfatti. Una parte della
trama non trova la sua conclusione, ma ciò che viene rielato e che
accade stuzzica abbastanza la curiosità del lettore senza farlo sentire
fregato.
L'unica (... sì, direi che è l'unica) cosa che mi ha lasciato perplessa è
la gestione dei tempi. Fino a metà libro la storia scorre bene e i
paragrafi si susseguono spostando il punto di vista, dalla metà in poi,
l'alternanza dei personaggi da seguire, crea un leggero avanti e
indietro nel tempo che spiazza leggermente. Ad esempio: un paragrafo
finisce con un'esplosione; si sposta l'inquadratura e seguiamo altri
personaggi, alla fine del loro paragrafo siamo nuovamente
all'esplosione, segno che il tempo non è scorso, ma quel paragrafo era
praticamente in contemporanea al precedente. Non è propriamente un
difetto, però è qualcosa di cui tener conto.
Personaggi: Classici eppure in qualche modo nuovi. La parte del bello e
dannato stavolta tocca alla protagonista che, lungi dallo spiegare le
sue motivazioni, maltratta il bello di turno letteralmente a pesci in
faccia! Alex/Asami mi è piaciuta, sia nella sua forza che nasconde la
fragilità, sia in quasi tutte le sue scelte. Forse mi sarei comportata
in modo diverso in alcune occasioni, ma è sempre coerente con se stessa.
Inoltre nel racconto cresce e questo è sempre positivo. Il giovanotto
di turno, invece, mi è piaciuto un po' meno. Non che sia un brutto
personaggio, ma si piange un po' troppo addosso in alcuni momenti e fa
il prepotente in altri. Nonostante non faccia che ripetere di amare
Alex, alla fin fine mi sembra che faccia davvero poco per capirla e
aiutarla.
Mi è piaciuto di più Ben, che all'inizio sembra un giovane sbarbatello
senza scopo, mentre alla fine parte della sua storia viene fuori facendo
ricredere il lettore.
Il cattivo, invece, più che cattivo sembra affetto da turbe psicologiche
e neurologiche non indifferenti. Detto in altre parole, è completamente
fuori di testa. Sfortunatamente è anche un abile manipolatore e ciò lo
rende molto pericoloso.
Compara poco, ma mi ha intrigato tanto la figura di Shun, uno di quei
personaggi dispensatori di frasi criptiche ma quasi mai a caso. Spero di
rivederlo in un eventuale prossimo libro.
Stile:Il romanzo è dotato di narratore onniscente, ma quasi tutte le
spiegazioni vengono dai personaggi, un aspetto che talvolta rallenta un
po' la lettura. Avrei preferito scoprire i particolari in altro modo, ma
è un gusto mio. La scrittura è comunque fluida, arricchita di parole
straniere (con spiegazione a fine libro) molto appropriate che
illustrano l'oggetto o il concetto in maniera molto efficace. Qualche
refuso qua e là, ma sostanzialmente corretto.
Giudizio finale complessivo: Un bell'urban fantasy che si discosta da
molti consimili sia per trama che per personaggi. Mi è piaciuto quasi
tutto anche se ho avuto l'impressione che il finale iniziasse troppo
presto, praticamente da metà, trascinandosi un po', ma questo rientra
nella categoria 'de gustibus'. Ho anche faticato un po' per l'avanti e
indietro nel tempo, almeno le prime volte che è capitato, poi è bastato
saperlo per adattarsi. L'aspetto sentimentale è presente, ma non sempre
fortissimo e questo amplia il gruppo dei possibili lettori. Tenete
presente comunque, che in alcuni momenti l'amore dilaga come da
tipologia di libro.
Voto: 8/10
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