domenica 11 agosto 2013

[Onislayer] Recensione su La Biblioteca di Drusie

Ringrazio tantissimo Drusie per la sua bella e approfondita recensione di Onislayer :)



Ringrazio ancora l'autrice per avermi inviato il romanzo che ho letto davvero con piacere.

Ci troviamo in America, precisamente a Fairport, cittadina piuttosto comune con abitanti piuttosto americani, tranne che per un ristretto gruppo, formato dai discendenti di 12 famiglie giapponesi. Come in tutti i gruppi troppo grandi, la differenza tra ciò che va fatto e ciò che le persone vogliono fare scava solchi profondi. Troviamo quindi il protagonista Jin in preda a sonore sbronze nel tentativo di dimenticare l'amata Asami e l'imminente fidanzamento obbligatorio con la di lei sorella Beth.
Se non che il diavolo ... l'oni ci mette la coda e poco dopo aver pronunciato la fatidica promessa, Asami ricompare nei panni di Alex. La ragazza dolce che ricorda Jin è scomparsa, eppure la nuova versione gli piace anche più della precedente. Peccato che lei sembri non concordare.

Dopo tanti immortali di stampo europeo, il romanzo della Schaer è stata una bella ventata nuova, soprattutto perchè l'autrice sfrutta a piene mani la mitologia nipponica arricchendo il racconto con parole ed elementi provenienti dal Sol Levante.
La trama non è originale in tutti i suoi elementi, ma si discosta abbastanza dalla maggior parte di ciò che gira in libreria tanto da non annoiare e non dare l'idea di già letto. Da un certo momento in poi può diventare intuibile, ma non annoia. Personalmente ho la mia interpretazione della profezia (come dicono i protagonisti, le profezie si possono interpretare in tanti modi) e attendo un'eventuale seconda parte, per poterla verificare. Dai dati avuti non so dirvi se si tratti di una duologia, trilogia o anche di più, certo è che la storia non si conclude con il libro, anzi, viene preannunciata una guerra e tutto questo sembra quasi una lunga introduzione, un prologo o un antefatto che spieghi le origini di tale guerra. Tutto ovviamente dipenderà da come l'autrice ha intenzione di condurre il resto dei giochi.
Nonostante tutto, il libro non lascia insoddisfatti. Una parte della trama non trova la sua conclusione, ma ciò che viene rielato e che accade stuzzica abbastanza la curiosità del lettore senza farlo sentire fregato.
L'unica (... sì, direi che è l'unica) cosa che mi ha lasciato perplessa è la gestione dei tempi. Fino a metà libro la storia scorre bene e i paragrafi si susseguono spostando il punto di vista, dalla metà in poi, l'alternanza dei personaggi da seguire, crea un leggero avanti e indietro nel tempo che spiazza leggermente. Ad esempio: un paragrafo finisce con un'esplosione; si sposta l'inquadratura e seguiamo altri personaggi, alla fine del loro paragrafo siamo nuovamente all'esplosione, segno che il tempo non è scorso, ma quel paragrafo era praticamente in contemporanea al precedente. Non è propriamente un difetto, però è qualcosa di cui tener conto.

Personaggi: Classici eppure in qualche modo nuovi. La parte del bello e dannato stavolta tocca alla protagonista che, lungi dallo spiegare le sue motivazioni, maltratta il bello di turno letteralmente a pesci in faccia! Alex/Asami mi è piaciuta, sia nella sua forza che nasconde la fragilità, sia in quasi tutte le sue scelte. Forse mi sarei comportata in modo diverso in alcune occasioni, ma è sempre coerente con se stessa. Inoltre nel racconto cresce e questo è sempre positivo. Il giovanotto di turno, invece, mi è piaciuto un po' meno. Non che sia un brutto personaggio, ma si piange un po' troppo addosso in alcuni momenti e fa il prepotente in altri. Nonostante non faccia che ripetere di amare Alex, alla fin fine mi sembra che faccia davvero poco per capirla e aiutarla.
Mi è piaciuto di più Ben, che all'inizio sembra un giovane sbarbatello senza scopo, mentre alla fine parte della sua storia viene fuori facendo ricredere il lettore.
Il cattivo, invece, più che cattivo sembra affetto da turbe psicologiche e neurologiche non indifferenti. Detto in altre parole, è completamente fuori di testa. Sfortunatamente è anche un abile manipolatore e ciò lo rende molto pericoloso.
Compara poco, ma mi ha intrigato tanto la figura di Shun, uno di quei personaggi dispensatori di frasi criptiche ma quasi mai a caso. Spero di rivederlo in un eventuale prossimo libro.

Stile:Il romanzo è dotato di narratore onniscente, ma quasi tutte le spiegazioni vengono dai personaggi, un aspetto che talvolta rallenta un po' la lettura. Avrei preferito scoprire i particolari in altro modo, ma è un gusto mio. La scrittura è comunque fluida, arricchita di parole straniere (con spiegazione a fine libro) molto appropriate che illustrano l'oggetto o il concetto in maniera molto efficace. Qualche refuso qua e là, ma sostanzialmente corretto.

Giudizio finale complessivo: Un bell'urban fantasy che si discosta da molti consimili sia per trama che per personaggi. Mi è piaciuto quasi tutto anche se ho avuto l'impressione che il finale iniziasse troppo presto, praticamente da metà, trascinandosi un po', ma questo rientra nella categoria 'de gustibus'. Ho anche faticato un po' per l'avanti e indietro nel tempo, almeno le prime volte che è capitato, poi è bastato saperlo per adattarsi. L'aspetto sentimentale è presente, ma non sempre fortissimo e questo amplia il gruppo dei possibili lettori. Tenete presente comunque, che in alcuni momenti l'amore dilaga come da tipologia di libro.
Voto: 8/10

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