Cari lettori, l’autunno è sopraggiunto rammentandoci che le vacanze sono ormai un ricordo mentre la vita, frenetica e problematica, ci richiama all’ordine. Nel mio caos quotidiano sono riuscita a leggere un libro, gentilmente inviatomi dall’autrice, che mi ha fatto riflettere.
Il libro a cui mi riferisco è “Alis Grave Nil” di Barbara Schaer.
Procediamo con ordine e conosciamo Sara, 16 anni, che deve fare i conti, ogni giorno, con molteplici problemi: la scuola, i dispetti e l’animosità della sorella Reb, un fidanzato inqualificabile, le amiche superficiali e maligne. A complicare il tutto c’è un dolore profondo e travolgente che rende Sara succube della sorella. Purtroppo le due ragazze hanno perso i genitori a causa di un incidente stradale. Sara, in macchina con loro al momento dello scontro, è rimasta illesa. Miracolo? Intervento dell’Angelo Custode? Destino? Una cosa è certa: il senso di colpa che Sara prova, le attanaglia il cuore rendendola succube delle angherie della sorella che non le perdona di essere stata la prediletta dai genitori e la causa indiretta della loro morte. Si può superare un simile dolore?
“La morte è un mistero che non smetterà mai di sconvolgerci, ma quello che può aiutarci ad affrontarla è sapere che tutto il dolore che proviamo è solo per noi che rimaniamo”.
Ed è così che Sara si sente, persa in un limbo di rassegnazione, di dolore, senza aspettative fino a quando, in un centro commerciale, conosce un ragazzo, Eric, misterioso e bellissimo. E’ l’inizio di una storia dai mille risvolti, una storia dove luci e ombre si rincorrono con tenerezza, si intrecciano e si allontanano senza mai perdersi di vista. Luci e ombre, bianco e nero, amore e odio, violenza e dolcezza, sono le basi su cui evolve lo strano rapporto tra Sara ed Eric. Un rapporto che scalda il cuore, che porta un sorriso nella vita di Sara che si trova catapultata in una storia che trascende la realtà ma porta alla speranza.
“Alis grave nil” è un tatuaggio che accomuna Eric ad altri ragazzi bellissimi, tutti biondi, tutti misteriosi, tutti angeli. Raphael, Gabriel, Eric, Noah sono solo alcuni tra gli Angeli caduti sulla terra per aver disobbedito al volere divino. Tutti Angeli in attesa dell’Apocalisse. Tutti buoni? Direi proprio di no. L’autrice ha operato una magia sostituendo i corpi di luce con corpi bellissimi in carne e ossa. Questi angeli umanizzati, provano sentimenti forti e, a volte, sotto le piume nascondono passioni più che terrene. La storia inizia con la descrizione di una normale quotidianità, si evolve nell’emozione e nella tensione, per concludersi con un finale straordinario. Sara si trasforma da elemento passivo a padrona della propria vita, compiendo scelte difficili e pericolose.
Mi piace quando un personaggio, nato in sordina, acquisisce personalità e non è più una pedina sulla scacchiera della vita. L’autrice ha reso i protagonisti dinamici e imprevedibili mettendoli a confronto con tematiche come la famiglia, l’amicizia, l’amore, il rimorso, la violenza, il desiderio di potere. Con penna giovane ma sicura l’autrice ha realizzato uno scritto dall’ottimo impianto narrativo che rende “Alis Grave nil” un buon romanzo introspettivo che porta il lettore ad una riflessione profonda. Sara si rapporta con la propria interiorità cercando di far luce sui propri sentimenti, sui propri limiti. In questo gioco di riflesso tra introspezione e riflessione dell’anima umana, si cimentano anche altri protagonisti del romanzo, protagonisti alati che devono cercare una loro dimensione in un ambiente terreno che stravolge la loro identità. Mi sono piaciute le storie dei vari angeli che devono arginare la violenza di altre figure celesti. Questo libro, tenero e struggente,narra delle conseguenze che alcune scelte possono avere sulle nostre esistenze.
I sentimenti, struggenti e cangianti, sono il cibo di cui si nutre questa storia che ho letto con trasporto e vivo piacere. La scrittrice ha saputo realizzare un romanzo che racconta il momento indecifrabile della vita quando il rimorso, la colpa, il dolore, l’amore, si fondono in un unico istante da cui si rinasce pronti a percorrere le vie della vita non più da soli ma in dolce compagnia ricordando che “Nulla è pesante per chi ha le ali”.
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