domenica 29 settembre 2013

Intervista su Isola Illyon



Dopo aver letto il suo ultimo libro, Onislayer, abbiamo fatto due chiacchiere con la creatrice del mondo degli Eredi e degli Oni: Barbara Schaer.



Barbara mi è venuta a trovare qui sull’isola, e sorseggiando cocktail, mi ha raccontato della sua esperienza di scrittrice e del suo libro. Scoprite tutti i segreti di Onislayer..
Ciao Barbara e benvenuta. Parliamo di scrittura, quale pensi che sia il momento in cui un’appassionato di scrittura può definirsi “scrittore”?
Bella domanda. Mi piacerebbe avere una risposta sicura, ma è difficile dare una definizione al concetto di “scrittore”. Una persona che scrive può essere definita scrittore? Oppure dipende dalla capacità dello stesso di concludere la sua opera? O, ancora, dal buon riscontro della critica e del pubblico?
A rigor di logica uno scrittore può essere definito tale nel momento in cui raggiunge la possibilità di guadagnarsi da vivere scrivendo, ma credo che in fondo “essere scrittore” sia più un’inclinazione dell’anima, qualcosa che impedisce di tenersi lontani da un foglio di carta o di soffocare fantasia e immaginazione.
Pensi di averlo raggiunto? Se si, in che momento te ne sei resa conto. Se no, quale traguardo attendi?
Dentro di me sono sicuramente una scrittrice, è innegabile. Adoro scrivere e lo faccio da sempre, e se smettessi ne soffrirei tantissimo!
Nonostante questo, però, faccio fatica a definirmi tale. Difficilmente riesco a pensare a me come a una “vera” scrittrice e mi emoziono sempre quando qualcuno mi considera in questi termini. Non c’è un traguardo specifico che mi sono imposta di raggiungere, piuttosto vedo davanti a me moltissima strada da fare prima di potermi considerare davvero una scrittrice…
Onislayer, ambientazione moderna mixata ai riti e tradizioni giapponesi, come hai fuso insieme questi due universi?
Non è stato difficile perché nella vita di tutti i giorni siamo già abituati a convivere con tradizioni, credenze o riti che provengono dal passato, e anche se magari non ce ne rendiamo conto risentire dell’influenza del passato è assolutamente naturale. Quindi mi è bastato conoscere il cuore delle tradizioni giapponesi, immaginare un popolo ancora legato a esse, mischiare così katane, pistole, kimoni e giubbotti di pelle e shakerare per bene .
Il fantasy storico, appartenente a tradizioni, mostri e leggende ti appassiona, o l’hai riscoperto solo per scrivere quest’opera?

Il fantasy storico mi affascina moltissimo, sia perché quando una storia ha solide basi su cui reggersi risulta sicuramente più convincente, sia perché trovare spiegazioni alternative e ammantate di mistero a riti e leggende antichi conferisce sicuramente maggior corpo alla trama.
La tua scrittura in Onislayer è dura, matura, quanto questo questo si riflette sul libro?
Sono stati la trama del romanzo e le caratteristiche dei protagonisti a richiedere uno stile più disincantato e duro, in modo da dar loro maggiore realismo.
E quanto riflette il tuo gusto di scrivere utilizzando questo registro invece che altri?
Devo confessare che utilizzare questo stile mi ha divertita moltissimo, e mi è venuto anche molto naturale, come se fosse proprio il tipo di registro adatto a me .
Cosa pensi che manchi oggi alla letteratura fantasy moderna?
Sicuramente maggiore attenzione da parte della critica e del pubblico. È un genere bellissimo, ricco di possibilità e in grado di regalare emozioni meravigliose, ed è un peccato che in molti lo giudichino meno meritevole degli altri.
Cosa troveranno i lettori di Onislayer in quest’opera?
Un mondo completamente nuovo, tanta avventura, storie che si intrecciano fra loro e, ovviamente, l’amore.
Grazie a Barbara per questa interessante intervista!Sevolete saperne di più sul libro visitate il Blog dell’autrice oppure acquistatene una copia su Amazon. Buona lettura!

-Luca Scelza-
 
 

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