Grazie di cuore Lorenza per la tua recensione di Onislayer!
VOTO:
RECENSIONE:
Mentre
inizio a scrivere questa recensione è un po’ tardi e io so
perfettamente che dovrei andare a nanna, altrimenti la sveglia domattina
finisce fuori dalla finestra, ma ho finito da poche ore questo romanzo e
da quel momento continuo a pensare a quello che vi voglio scrivere. Non
importa se ho altre due recensioni che aspettano di essere scritte,
questo romanzo si è preso tutta la mia attenzione durante e dopo la
lettura.
L’unico
rammarico è di aver aspettato mesi ad affrontare questa titolo:
l’autrice avevo già avuto modo di apprezzarla nel suo lavoro di esordio,
Alis Grave Nil (di cui potete leggere QUI
la recensione), ma sono stata tratta in inganno da una trama che per
quanto interessante sembrava terribilmente complessa. Però ogni volta
che aprivo la cartella con tutte le immagini delle cover, tra decine e
decine, quella di Onislayer
continuava a catturarmi lo sguardo con la sua guerriera armata di
Katana e alla fine mi sono arresa… menomale! Non sapevo cosa mi stavo
perdendo!
Il
romanzo è realmente molto complesso, proprio come la trama annuncia, ma
la differenza sta nel fatto che non si fa nessuna fatica a seguire
l’intreccio di vicende e personaggi.
ONI: tipico demone giapponese |
Il
libro tratta di demoni e cacciatori di demoni, ma la cosa più
interessante e originale è che tutto è basato sulla mitologia orientale.
Magari al principio si può avere qualche difficoltà a famigliarizzare
con i termini giapponesi, ma presto si entra nel pieno della storia,
travolti dagli eventi e completamente immersi in una cultura
estremamente ricca di dettagli, riportata nel mondo moderno. Una cosa
utilissima è il glossario che l’autrice ha inserito nelle ultime pagine,
con la delucidazione di tutti i termini che compaiono nel corso del
romanzo. Questo perché tutto ciò che sta alla base di Onislayer
è ispirato a leggende realmente esistenti e non inventate di sana
pianta… cosa credete, sono andata a curiosare su internet come una matta
perché ho trovato tutto molto intrigante e volevo saperne di più e
scovare qualche immagine, che trovate ovviamente sparse per la
recensione.
I
demoni di Barbara Schaer sono terrificanti e letali, soprattutto per il
fatto che sono perfettamente mimetizzati in mezzo a noi sotto spoglie
umane (quelle degli sfortunati malcapitati che diventano portatori),
fino al momento in cui si trovano ad affrontare un cacciatore,
appartenente ad una delle famiglie Giapponesi che da generazioni
assurgono a questo compito senza possibilità di scelta, in seguito ad
una maledizione.
Questa
lotta secolare si svolge ormai in sordina, mentre gli ignari cittadini
vivono le loro vite come se nulla potesse turbarli.
TORII |
Ma questa è solo una parte della storia, perché Onislayer parla anche di amore, profondo e imperituro, e di vendetta.
I
protagonisti sono due Jin, futuro Shogun ossia guida del suo popolo, e
Asami, niente meno che l’affascinante guerriera della cover. Entrambi
sono riusciti a conquistarmi completamente, ma per Asami ho sviluppato
una vera e propria passione: non è stato merito del fantastico tatuaggio
che copre metà del suo corpo, né del suo aggressivo taglio di capelli e
nemmeno delle sue innegabili capacità di combattente; il mio cuore ha
iniziato a battere in sincrono con il suo nel momento in cui ho scoperto
che l’affascinante e tostissima corazza di donna fredda e letale
nascondeva un’anima fragile e tormentata, capace di passioni forti e
incontenibili! Un’eroina come ne ho incontrate poche, coraggiosa e
indomita, pronta a sacrificarsi senza esitazioni per le persone che ama.
Sfacciata e arrogante per la maggior parte del tempo, io dico che è un
personaggio di cui non potrete non innamorarvi.
KUSARIGAMA |
Ma
basta parlare della protagonista, altrimenti rischio di svelarvi anche
ciò che non voglio. Lei non è l’unica a dare vita a questo libro. Oltre
al bellissimo “giapponese biondo” che la ama da sempre – per quanto
possa essere difficile – ci sono tanti altri personaggi interessanti che
animano la storia e che renderanno lo svolgimento degli eventi ancora
più coinvolgente e appassionante. Barbara Schaer ha fatto secondo me un
ottimo lavoro di caratterizzazione, perché tutti i personaggi che ha
creato per Onislayer mi sono
arrivati in technicolor e, in particolar modo quelli che hanno avuto
ruoli importanti negli eventi, ho potuto immaginarmeli fin nei dettagli,
sia fisici, sia caratteriali, quasi li avessi conosciuti di persona.
Non serve dirvi che altrettanto incisivo è anche il cattivo - che non
può certo mancare in un romanzo del genere – che porterà un bel po’ di
scompiglio nelle vite già difficili dei cacciatori di demoni tenendo il
lettore più volte con il fiato sospeso.
In
realtà ogni dettaglio di questo romanzo è stato curato con attenzione e
meticolosità, dalle ambientazioni ai rapporti tra i protagonisti, dalle
armi utilizzate dai cacciatori ai loro combattimenti, persino
l’abbigliamento. E tutto questo è andato ad arricchire una trama che era
già appassionante di suo, rendendo la lettura ancora più avvincente.
ONAMORI: talismano che protegge i cacciatori |
A
questo punto immagino sia superfluo sottolineare che il romanzo mi è
piaciuto davvero tantissimo, confermando Barbara Schaer tra le mie
autrici italiane preferite. Questo suo secondo romanzo si discosta
radicalmente dal suo esordio, ma la Schaer è riuscita nuovamente a
catturarmi facendomi perdere la cognizione del tempo ogni volta che
iniziavo a leggere: soprattutto nella seconda metà, quando le cose
iniziavano davvero a complicarsi e fremevo per sapere cosa sarebbe
successo, era davvero una tortura dover abbandonare la lettura per fare
altro.
Inoltre una delle cose che maggiormente mi ha colpita di Onislayer è il salto qualitativo fatto dall’autrice. Già con Alis Grave Nil
aveva dimostrato di avere ottime doti narrative, ma in questo nuovo
romanzo ha raggiunto un nuovo livello… non so come spiegarvelo, ma posso
dirvi che se avessi letto quest’opera senza sapere nulla di chi l’ha
scritta, avrei dato per scontato che fosse una scrittrice con molta
esperienza e trovo che questa sia l’ennesima prova del fatto che, tra le
miriadi di romanzi autopubblicati che vedono luce ormai ogni giorno, si
nascondano persone che hanno davvero talento, spesso molto di più di
tanti autori pubblicati dalle CE più famose.
SAKURA: l'immancabile fiore di ciliegio |
E ora immagino vi stiate chiedendo, dopo tutte queste lodi sperticate, come mai Onislayer
non si è guadagnato 5 gufi e io vi accontento subito: l’unico problema è
che mi sono avvicinata al romanzo convinta che fosse un autoconclusivo e
non so perché, visto che nessuno mi aveva detto che lo era, quindi
correvo verso la fine per scoprire l’epilogo… che non ho trovato!
Nuuoooooo… disperazione e sgomento! Scherzi a parte, sapete già che sono
molto tirchia di 5 gufi, che assegno solo a quei libri che entrano in
una ristretta rosa di romanzi, e ancora più difficile per me è
assegnarli ad un romanzo che fa parte di una saga. Adesso non voglio che
pensiate che il libro non finisce e vi lascia con un palmo di naso,
assolutamente no. Benché Onislayer
sia il primo di una trilogia i fatti principali trovano una conclusione
soddisfacente, che purtroppo non è quella che speravo io, ma
considerando che mancano ancora due capitoli posso continuare ad
incrociare le dita. Non ho avuto l’impressione di domande lasciate senza
risposte, né una sensazione di incompiuto che lascia generalmente
insoddisfatti: solo che i giochi sono rimasti aperti e, pur non avendo
idea di cosa ci sia nel futuro dei cacciatori di demoni a cui mi ero
tanto affezionata, l’epilogo di questo primo volume è palesemente la
quiete prima della tempesta e sinceramente non vedo l’ora di trovarmi
nel mezzo del temporale… speriamo di non dover aspettare troppo a lungo,
ma fonti certe mi dicono che il seguito è già in lavorazione :D
E
con questo direi che è ora che cerchi di arrivare ad una conclusione,
anche se sarebbero ancora tante le cose di cui vorrei parlarvi: prima
fra tutte una storia d’amore che è tutto fuorché cuoricini e miele che
cola, ma talmente bella e tormentata da lasciare il segno… però se
continuassi ancora finirei col dirvi troppo: dovrò pure lasciarvi
scoprire le bellezze di questo romanzo da soli no?! Tutto quello che più
mi premeva ve l’ho detto e non mi resta che consigliarvi caldamente
questo titolo: originale, adrenalinico e incalzante, aggressivamente
dolce e dolcemente aggressivo… insomma in tre parole bello, bello,
bello!
Ora se volete è il vostro turno di dirmi la vostra, se lo avete letto o se ve ne ho fatto venire voglia.
Io nel frattempo, passo e chiudo :)
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