Ringrazio tantissimo Marta per la sua recensione di Onislayer :)
In ritardissimo, lo so, è finalmente arrivata la recensione di Onislayer.
Ad essere onesti non ho la più pallida idea del perchè mi sia bloccata a
metà libro e l'abbia lasciato là per un sacco di tempo, giuro. Ma, alla
fine, sono tornata sulla retta via e l'ho ripreso in mano. E l'ho
finito. E l'ho amato.
Sappiamo tutti che la sottoscritta si fa di manga in endovena e
sacrifica la sua vita sociale passando pomeriggi davanti al PC a
guardare anime, motivo per cui in un primo momento Onislayer aveva
catturato la mia attenzione (devo ammettere che la mia "otaku-aggine"
nei confronti di Inuyasha mi ha facilitato non poco il destreggiarmi tra
demoni vari). In secondo luogo c'era la più che positiva esperienza
fatta con il primo romanzo di Barbara Schaer, Alis Grave Nil, che me la faceva diventare un po' una raccomandata - a ragione, eh, sia chiaro. Infine, motivo più importante di tutti, Onislayer è diverso.
E con "diverso" non intendo che al posto dei vampiri ci stanno i draghi e
invece della scema che si deve far salvare troviamo una fatina
glitterata.
Assolutamente no. Semplicemente voi non avete mai letto e mai leggerete qualcosa come Onislayer, perchè di storie come questa non ce ne sono - e anche se ci fossero sarebbero delle brutte copie, tié.
A partire dalla storia che prende origine da tradizione millenarie e,
per noi occidentali, molto "esotiche". Andiamo, gli urban fantasy o
comunque gli YA di adesso di cosa parlano? Vampiri, qualche lupo
spelacchiato e la solita storiella romantica tra un umano e un essere
sovrannaturale. E con questo non voglio dire che facciano schifo, ma
finalmente posso dire di aver letto qualcosa che non mi sarei mai
aspettata.
Onislayer è qualcosa di lontanissimo da noi ma allo stesso tempo
ti dà la sensazione di vivere con i personaggi: le loro paure, i loro
amori... fanno parte anche di te.
E con questo mi collego con la cosa che, forse, mi è piaciuta più di tutte :3
Ora, non so se ciò che sto per dire rispecchia le intenzioni
dell'autrice o meno, ma io me ne frego e ve lo dico lo stesso: non c'è
un personaggio principale.
Ahhh, che bello! Una liberazione, vero? Per me sì. Spesso mi capita di
"stufarmi" dei personaggi principali e di desiderare che la storia si
concentri di più su qualcun altro, cosa che non succede mai perchè tutti
vogliono essere delle primedonne.
In Onislayer ogni personaggio ha la sua importanza, la sua storia, non c'è nessuno che non abbia qualche aneddoto o un capitolo per sé. Ogni personaggio è fondamentale alla storia e crea la storia stessa,
facendo nascere così una trama complicata che invece di distogliere
l'attenzione dalla vicenda, intriga ancora di più il lettore, che si
sente amico di Dread per il suo amore impossibile, fratello per Jin
quando quell'idiota di Ben (Mado' in un paio di punti due ceffoni glieli
avrei mollati!) non sa fare il suo dovere (ma io adoro Ben, è solo un
ragazzo incompreso) o spettatore silenzioso della battaglia di Alex.
Ogni personaggio è ricco, ognuno è diverso e nessuno rimarca uno
stereotipo già visto. Ed ho adorato questa cosa perchè non mi era mai
capitata, guardavo sempre tutto e tutti da un punto di vista lontano
perchè lontani erano i personaggi sempre perfetti e irraggiungibili..
Questi non lo sono perchè hanno le loro imperfezioni, i loro difetti,
tanto quanto i pregi.
Con questo romanzo Barbara Schaer diventa parte della lista di scrittori che più mi piacciono e Onislayer diventa uno dei migliori libri che ho letto come minimo negli ultimi due anni cosa che spero di poter dire anche per i seguenti.
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