Avrebbe voluto fare parte di quella schiera di persone inconsapevoli, avrebbe voluto sedersi a uno di quei tavoli apparecchiati o sprofondare in uno di quei divani. ma ciascuno di loro, di quei volti sconosciuti che in quel momento invidiava, si portava dietro la sua piccola fetta di dolore. Ognuno di loro aveva battaglie da combattere e ostacoli da superare. In questo non erano diversi da lei, ne era certa.
Un fantasy davvero originale che spazia in un folklore
solitamente poco esplorato da questo genere. Purtroppo non gli ho potuto
dare il punteggio pieno perché un aspetto in particolare non mi è
piaciuto, ma di sicuro è proprio un bel libro, e non vedo l’ora che esca
il seguito!
Gli oni sono demoni che nascono quando gli spiriti dei
morti in cerca di vendetta abitano corpi umani. La vendetta in questione
è quella Oda, guerriero tradito secoli orsono che ora perseguita gli
eredi di coloro che gli voltarono le spalle. Questi Eredi, che nel XVII
secolo si sono trasferiti nel nuovo mondo, vivono a Fairport guidati una
uno Shogun del clan dei Nobunaga, che li protegge da Oda anche grazie
al legame che stabilisce sposandosi con una donna del clan Mitsuhide. E’
così da sempre, ma non per questo la cosa risulta più facile da
accettare per Jin, un ventitreenne futuro Shogun che proprio non riesce a
darsi pace all’idea di sposare Beth, la sorella della sua ex fidanzata
Asami, fuggita tre anni prima proprio il giorno del loro fidanzamento.
Che fatica riuscire a riassumere in maniera esaustiva ma non spoilerante la trama
di questo romanzo! Mi è uscita più lunga di quanto volessi, eppure
sento di non aver spiegato ancora bene di cosa parla questo libro.
Permettetemi quindi di dilungarmici ancora un po’. Il fulcro su cui
ruota tutta la vicenda sono gli oni, antichi demoni giapponesi
che per agire sul piano fisico hanno bisogno di corpi da abitare,
chiamati portatori. Un po’ come di demoni in Supernatural, visto
che come spiriti sono sottoforma di fumo e anche il modo che hanno di
entrare nei corpi (dalla bocca) è simile. I protagonisti del libro sono
onislayer, sterminatori di oni, gli unici a conoscenza della presenza di
questi demoni nel nostro mondo, perché gli oni cercano proprio loro. E
sono anche gli unici che sono in grado di ucciderli. Su questo
sottofondo seguiamo le vicende, che si dipanano in pochi giorni, del
futuro Shogun Jin, di Alex, una degli Eredi fuggita da Fairport tre anni
prima che ora è tornata, e altri amici, nemici e collaboratori,
compresi alcuni “civili”, come gli Eredi chiamano tutti quelli che non
sono a conoscenza degli oni. Poi c’è l’FBI, le onibaba (streghe
veggenti) e non manca anche una misteriosa profezia. Insomma, di roba ce
n’è proprio tanta, e devo dire tutta parecchio interessante.
La storia mi ha preso moltissimo, verso la fine non
riuscivo più a smettere di leggere! Peccato che, essendo il primo
romanzo di una serie, ad un certo punto l’azione subisce un improvviso
arresto e SPOILER, per
avere ancora avventure da affrontare nel capitolo successivo. Sebbene il
romanzo si possa anche considerare autoconclusivo, ci lascia quindi
comunque con molta curiosità su cosa succederà dopo, e anche con molte
domande ancora senza senza risposta.
L’ambientazione è senza dubbio la cosa che mi è piaciuta di più in questo romanzo. Non tanto il luogo preciso in cui si svolgono le vicende (Fairport,
nello stato di New York) ma più che altro la tradizione giapponese da
cui proviene la componente fantasy. Ho già parlato di oni & simili,
quindi non mi dilungo ancora, ma ho trovato questo aspetto veramente
molto affascinate, sicuramente anche perché è un mondo che non conosco
per niente e un tipo di mitologia a cui non sono abituata. Altra cosa
che ho apprezzato molto è che tutto questo mondo ci viene mostrato pian
piano, senza spiegoni noiosi, ma anche senza quella sensazione di non
capire niente che capita in libri di questo tipo.
I personaggi sono purtroppo invece la nota dolente, per quanto mi riguarda, di questo romanzo. All’inizio era solo Jin a starmi antipatico. Ci viene presentato come un depresso che sta sempre a piangersi addosso, e rimane tale per tutto il libro (ad un certo punto lo dice pure che gli sembra doveroso farlo!) mostrandoci però anche alti suoi lati negativi, perché quando finalmente smette di frignare diventa prepotente e presuntuoso. Ora, ovviamente, ha anche non pochi lati positivi, non lo nego, però a me sono rimasti impressi solo quelli negativi. Gli altri personaggi all’inizio mi piacevano un po’ tutti, ma quando entrano in gioco le loro relazioni, subito ho cominciato a detestarli. Ed ecco allora forse chiarita un po’ la cosa: io ho problemi con le relazioni. Perché leggendo i commenti in giro la storia d’amore principale in questo libro è piaciuta a tutti, tranne che a me. E questo temo mi abbia resa ipercritica anche nei confronti di tutte le altre relazioni. Vediamole un po’.
Jess è lesbica, non fa coppia fissa, ma tutti, lei
compresa, non perdono mai occasione di fare battute e allusioni sulla
sua sessualità. Sam è una ragazza madre che ha dovuto affrontare mille
difficoltà a causa di un’unica notte con un deficiente, ma comunque non
fa che sognare di avere un uomo vicino che la protegga e le aggiusti il
lavandino che perde. Per fortuna il suo personaggio subisce
un’evoluzione e alla fine la sua storia d’amore è quella che ho
preferito e per cui ho tifato per tutto il tempo.
Dread mi incuriosiva moltissimo come personaggio, lo
trovato assai interessante per i suoi modi pacati in contrasto con la
fisicità importante, e mi intrigava il suo amore SPOILER
Alex come personaggio mi piace moltissimo, a partire dal
suo aspetto fisico, così particolare, con la voluta asimmetricità del
tatuaggio e i capelli rasati solo da un lato. Mi piace il suo carattere,
anche il suo cinismo e la sua fermezza, che nascondono un passato in
cui ha molto sofferto e un cuore che non si è ancora del tutto indurito.
Mi piace anche la sua fragilità che fa capolino ogni tanto. Non mi
piace invece quando sta con Jin, sono proprio una coppia che detesto.
Colpa mia che non mi sono subito accorta che erano destinati a stare
insieme, e quando l’ho capito era troppo tardi, perché già odiavo la
loro relazione. Alla fine mi sono ritrovata comunque a sperare che
finissero insieme, perché almeno avrebbero smesso di rompere con quel
tira e molla insopportabile! Che poi, ok, si amano. Ma perché? Bo. Non
si sa, sentono solo questa forte attrazione l’uno per l’altra. Ad un
certo punto Jin lo esprime bene: Ti amo perché devo. Mah, non è proprio il tipo di storia d’amore che fa per me.
In generale comunque ho trovato fastidiosa una cosa: praticamente tutti i personaggi sono definiti dalle loro relazioni,
e da single incallita quale sono la cosa non può che darmi fastidio,
specie considerato che nessuna storia d’amore in questo libro si può
definire “normale”. Alla fine quello che vive in modo più sano le sue
relazioni è risultato Caine, il che è tutto dire! Oh, e anche SPOILER, anche la loro relazione è tutt’altro che normale, ma insieme mi piacciono molto!
Bene, scusate lo sfogo, ma ci voleva, perché per il
resto il libro mi è piaciuto tanto ed è stato estremamente frustrante
incappare in quelle noiosissime pagine tra Jin e Alex ogni volta che la
storia si faceva più incalzante, e io volevo sapere che ne era stato
degli altri personaggi! Lo stile infatti
di quest’autrice mi è piaciuto, mi ha conquistato con la trama,
l’ambientazione e la splendida protagonista (che, come ho detto, quando
non ci si mette in mezzo quell’idiota di Jin mi piace tantissimo!). Ci
sono un sacco di citazioni cinematografiche e ad un’appassionata come me
fanno sempre piacere, e la storia è coinvolgente sia nei momenti
d’azione che in quelli di “calma”. E del bellissimo background ho già
ampiamente parlato. Mi piace anche il fatto che la fine del libro ci
lascia ancora con misteri da svelare e curiosità da soddisfare. Per
esempio, il tatuaggio di Alex, che rappresenta? Oppure la misteriosa profezia (su cui io ho qualche ideuzza…) che ancora non abbiamo compreso appieno…
La copertina la trovo
meravigliosa! Oltre ad essere un bellissimo disegno ci permette di
vedere la splendida Alex in tutta la sua bellezza ed eccentricità! Anche
il titolo, sebbene molto semplice, mi
piace molto: Onislayer sta per “sterminatore di oni” che è appunto
quello che sono Alex, Jin e gli Eredi.
Commento generale.
Un bellissimo romanzo, un urban fantasy davvero originale
che affronta una mitologia (quella giapponese) solitamente poco
esplorata, ma molto interessante. La storia è piacevole e coinvolgente, e
arrivata agli ultimi capitoli non riuscivo davvero mettere giù il
libro! Peccato che la storia d’amore tra i due protagonisti non fosse di
mio gradimento, perché questo mi ha fatto abbassare di una stellina il
voto e probabilmente mi ha anche condizionato nei confronti delle altre
relazioni e dei personaggi in generale. Il libro è comunque molto bello e
spero proprio che esca presto un seguito!
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