Grazie anche a Francy per la sua anteprima e mini intervista
Mini intervista
Barbara è quel tipo di autore di cui leggerei qualsiasi cosa. È un po' come Peter Van Houten per Hazel! Lei lo adora così tanto che leggerebbe persino la sua lista della spesa piuttosto che non leggere altro! Beh Barbara... sei la mia Peter Van Houten!
E non immaginate la mia felicità quando mi ha spoilerato i suoi progetti futuri! :P
Ma partiamo dalla parte "negativa" di questo romanzo... e qui mi rivolgo direttamente all'autrice: managgia a te, mi hai fatta impazzire letteralmente! Il mio cuore non stava fermo un attimo e nemmeno la mia mente! Giuro a un certo punto volevo entrare nel romanzo per.... argh! Stare sveglia tutta la notte col magone perché dovevo assolutamente sapere come finiva il romanzo.
In realtà.... Ti adoro!!
La protagonista di questa storia è Giada, una quasi trentenne che è costretta ad affrontare qualcosa che nessuna di noi vorrebbe vivere: una "pausa" dal proprio fidanzato, dopo due anni di convivenza.
Come dice la sorella di Giada, anche io non credo per niente nelle "pause di riflessione", sono un motivo per allontanarti dolcemente, per poi darti il colpo di grazia senza averti fra i piedi (nel caso della convivenza).
E così per Giada inizia questo periodo in discesa libera, dove si chiede dove ha sbagliato, perché era ovvio che i due anni passati insieme erano stati belli.
E quando una è depressa per amore ecco che appare la migliore amica (troppo forte) che la obbliga a divertirsi e a non pensare a quello stronzo del suo quasi-ex-fidanzato.
Così vanno al Lyric, questo locale particolare, ed è qui che Giada vede per la prima volta Sebastiano. Lui è il classico bello e dannato, che non vuole per nulla al mondo una storia seria con nessuna donna. Ilaria spinge Giada a provarci e la risposta di lui a un invito è "Non sei il mio tipo".
Scioccata se ne va, ma combinerà un pasticcio che farà attirare l'attenzione su di sé.
Ma lei non vuole rinunciare a Stefano, e crede che prima o poi lui la chiamerà per tornare insieme alla loro routine quotidiana.
Speranza che inizia a infrangersi quando lei vede una sua collega di lavoro a cena con Stefano e dall'intimità che c'è tra loro, Giada capisce che non sono a un primo appuntamento.
Sconvolta entra in un bar e decide di ubriacarsi, per cercare di non pensare a quello che ha appena visto! Il destino simpaticone vuole che Sebastiano entri in quel bar e la mattina dopo Giada si ritrova in casa sua, con addosso solo un suo magione.
Nei romanzi che ho letto scene simili, la prima cosa che il nostro lui dice è "non è come sembra, non mi approfitterei mai di una ragazza ubriaca", ma quello che dice Sebastiano è... decisamente diverso. Il problema è che Giada non ricorda nulla!
Passa il tempo e l'obbiettivo della protagonista è riconquistare Stefano, ricorrendo anche a modi non proprio convenzionali.
A scombussolare i suoi piani, oltre a Sebastiano, c'è anche una new entry, che conosce una sera: Michele, figlio di una ricca famiglia e perfetto per accontentare i genitori di Giada (che sono veramente moooolto particolari, mi sono chiesta come la protagonista non abbia mandato sua madre a quel paese in certi momenti. Giuro volevo entrare nel romanzo e dirle "Signora mi scusi, ha mica altro da fare?")
Chi sceglierà? Il perfetto Michele? Riconquisterà Stefano? Oppure Sebastiano?
Questo romanzo è scritto con lo stile inconfondibile di Barbara... Un altro paragone che mi è venuto in mente ieri mentre pensavo ai suoi scritti, a come coinvolgono. avete presente Dirty Dancing? Ovviamente sì, ricordate alla fine, quando Johnny chiama a sé Baby con l'indice? Ecco i romanzi di Barbara fanno così: ti richiamano a sé piano piano, senza fretta, ma una volta afferrata non ti lasciano andare più! Ti coinvolgono a 360° ridi, ti incavoli, sospiri, stai col fiato sospeso in attesa di qualcosa. un turbinio di emozioni.
La cosa brutta è che leggo i romanzi di Barbara con un velo di malinconia, perché so che finiranno sempre troppo presto!
Vi scrivo l'inizio di un discorso che fa la protagonista che mi ha commossa...
L’amore è come un pacco regalo che non
sai quando ti arriva. Non è come uno di quei regali che hai chiesto di
ricevere o un oggetto che sai già che ti serve. Non è qualcosa che ti
risolve la vita, piuttosto è qualcosa che la complica. Come un
soprammobile che non sai dove mettere o un paio di scarpe difficili da
abbinare. Eppure è una sorpresa che ti rende felice, che ti stampa sul
viso un bel sorriso.
Nessun commento:
Posta un commento