mercoledì 1 aprile 2015

[Pacco Regalo] Recensione su Please Another Book

L’amore è come un pacco regalo di Barbara Schaer


L’amore è come un pacco regalo che non sai quando ti arriva.
Non è come uno di quei regali che hai chiesto di ricevere o un oggetto che sai già che ti serve. Non è qualcosa che ti risolve la vita, piuttosto è qualcosa che la complica. Come un soprammobile che non sai dove mettere o un paio di scarpe difficili da abbinare.
Eppure è una sorpresa che ti rende felice, che ti stampa sul viso un bel sorriso.
E bisogna conservarne il fiocco, piegare per bene la carta, fare buon uso della scatola e apprezzare quello che si trova all’interno perché custodire l’emozione che hai provato a scartarlo ti aiuterà nel futuro incerto, nei giorni che non saranno rosei ma grigi o neri. Perché sopportarsi non è sempre una passeggiata, e quando i difetti sembrano superare i pregi, i contro superare i pro, ricordarsi di quella prima volta, di quel primo momento di intensa meraviglia e sincero entusiasmo può preservarti dal mandare a monte ciò che speravi durasse per tutta la vita.

“L’amore è come un pacco regalo” è un contemporary romance firmato dalla penna di Barbara Schaer, forse più conosciuta per i suoi urban fantasy, ma molto talentuosa, che mi ha convinto fin dall’inizio. Era da un po’ che ne avevo sentito parlare, circondato com’è dalle opinioni positive di amiche di cui mi fido, ma non avevo mai avuto occasione di leggerlo. Quando ho vinto il giveaway organizzato da Franci per il compliblog del suo Coffee and Books non ho potuto far a meno di scegliere questo libro… e meno male perché altrimenti mi sarei persa un libro davvero molto interessante, pieno di ottimi spunti che consiglio vivamente.

Giada ha ventinove anni, lavora come grafica pubblicitaria in un ufficio sull’orlo del fallimento e l’unico sogno che coltiva da sempre è sposare l’uomo che ama e avere dei bambini.
Tutti i suoi piani, però, falliscono quando il suo fidanzato la lascia all’improvviso.
Tornata single dopo tanti anni deve decidere cosa fare della sua vita, e fra le sue liste di buoni propositi e i consigli non proprio convenzionali delle amiche e della madre incontra Sebastiano.
Lui è il classico bello e dannato e non la considera minimamente. Lei è ben decisa a stargli lontana. Ma, complice una notte di follia di cui Giada non ricorda nulla, le loro strade collidono, si intrecciano, si complicano.
Sebastiano accetta di aiutarla nel tentativo di riprendersi l’uomo che ama e nel frattempo le fa conoscere Michele che, gentile e ricchissimo, potrebbe rivelarsi l’uomo giusto per lei.
Protagonista di buffe peripezie che le danno una notorietà che decisamente non vuole, Giada dovrà capire cos’è che desidera davvero. Se aggrapparsi al passato, vivere la storia d’amore perfetta e tranquilla che farebbe felice sua madre, o abbandonarsi a quello che segretamente prova per l’uomo sbagliato.

Non credevo che avrei apprezzato così tanto questo libro, vengo da un periodo in cui ho incontrato romance davvero pessime e sono un po’ stanca dei soliti schemi, di quei personaggi che seguono una lista di regole non scritte che a quanto pare, non si sa come, sono diventate quelle da seguire per una romance di successo. E invece, quelle regole, la Schaer le abbatte tutte, rivoltando i cliché e raccontando una romance in cui la scena madre, non è una scena madre, dove niente è come sembra e dove tutti i personaggi hanno qualcosa da dire, azzittendo il lettore. E se all’inizio ero pronta a gettare la spugna mi sono ricreduta. Ed è questo quello che più ho apprezzato di questo libro, la sua capacità di rivoltarmi come un calzino, come il gioco delle tre carte, stupendomi, ammaliandomi e addolcendomi. Si può essere saggi anche senza aver vissuto cento anni, si può imparare qualcosa anche da una romance come questa.
È Giada che racconta la sua vicenda in prima persona, non risparmiandosi, e aprendosi al mondo per quella che è. Una donna che è stata appena lasciata. Inizia un lungo percorso di consapevolezza, che la porta a scoprirsi e a disegnare la sua verità. Non è un percorso semplice, perché Giada è una di quelle donne che sa quello che vuole ma non sa come ottenerlo, e si accontenta di una calda sicurezza, finché non viene posta di fronte al meglio, al suo apice. Offuscata dai sentimenti per il suo ex, incapace di lasciar andare due anni della sua vita, Giada inciampa, sbaglia, cerca, fino a scoprire cosa c’è davvero dietro al suo bello. Annegata dai sensi di colpa e smaniosa di avere l’approvazione che le è stata sempre negata Giada non riesce subito ad accettare i suoi sentimenti e gli equivoci e le fughe sono all’ordine del giorno. Giada è una donna che abbraccia i suoi sbagli e alla fine, fa di tutto per porvi rimedio.
Dall’altra parte abbiamo Sebastiano, un uomo che non accetta compromessi, che cerca di mostrarsi, sempre, per quello che è. Costretto in un lavoro che non lo aggrada, pieno di sogni e di aspettative, non è perfetto, ma non è neanche un presuntuoso maschio alfa, è una di quelle adorabili vie di mezzo, uno di quegli uomini che facilmente si vuole al proprio fianco. Sebastiano è tanto avventuriero quanto Giada è pantofolaia, tanto impulsivo quanto Giada immobile nei suoi pensieri, ma allo stesso tempo ha qualcosa di irriducibilmente reale, che gli toglie la patina da romanzo e lo rende vicino al lettore. Giada e Sebastiano sono entrambi armati, hanno entrambi la capacità di ferirsi, ma quello che conta sono gli incontri, il ritrovarsi, il provarsi l’un l’altro. La vita è sempre una questione di equilibri.
Il corollario dei personaggi secondari è ricchissimo e molto vivido, ognuno è perfettamente caratterizzato, a partire da Michele con la sua aria da fighetto e i suoi modi bruschi, la sua laurea in medicina e lo charme che regalano i soldi e il fascino del potere. Giorgia la sorella di Giada che l’accoglie in casa e le offre sempre una spalla a cui appoggiarsi, che la sostiene, che è una forza della natura, con un lavoro controcorrente e un cipiglio adorabile. Non manca la mean girl di turno, Estelle, ma anche questa, alla fine ha quello che si merita, senza scadere nella volgarità o nella banalità.
L’ambientazione è molto insolita, una Genova cosmopolita e allo stesso tempo periferica, il sapore della città unito alla semplicità di ambientazione, che svolazza in giro per le strade e si sedimenta poi sul mare, con quello spettacolo che è il Mar Ligure. Minimalista, ma mai lasciato al caso, la descrizione dei luoghi è accurata quanto basta.
Il particolare da non dimenticare? Un pupazzetto di Trilli…
Un contemporary romance che abbatte i cliché e crea una storia incantevole, in una cornice indimenticabile, con due personaggi forti quanto fragili, alla ricerca di qualcosa di speciale, che arriva quando meno te lo aspetti. Una storia d’amore che ha del meraviglioso e incanta il lettore.
Buona lettura guys!



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